Facciamo due chiacchiere con Loretta Moramarco, autrice della favola “Farfalle di parole”
LS: Cosa volevi fare da grande?
Loretta: Tutto! Alle medie l’insegnante, alle superiori la magistrata (pubblico ministero, per l’esattezza) ma anche l’attrice, la giornalista e la rivoluzionaria.
LS: Qual era la storia che più amavi da bambina?
Loretta: Ne ho amate tante. Tra queste un libro del Battello a vapore ormai perduto che credo si chiamasse Il mulino stregato. Racconta la storia di una bambina che veniva convinta da una compagna di classe ad affrontare sfide spaventose per placare una maledizione che aveva causato una grave siccità in paese.
LS: Cosa e quanto scrivi in una tua giornata tipo?
Loretta: Scrivo quando le parole mi riempiono fino a non poterle più contenere. Spesso di notte o nella noia del treno o dell’autobus. Quanto scrivo dipende dalle storie che vengono a trovarmi e dalla resistenza al sonno e alle distrazioni.
LS: Perché hai scritto una favola?
Loretta: La favola è nata qualche anno fa come racconto serale per le mie creature, insieme ad altre che, col tempo, ho dimenticato. Questa storia no, perché -visto che rimaneva in testa- l’ho scritta in un doc word e poi chiusa in una cartella del PC. Avevo bisogno di raccontare, senza spiegare, l’amore per le parole ma anche la difficoltà di usarle nel modo giusto, soprattutto nelle relazioni inteste.
LS: Le favole dovrebbero sempre finire bene?
Loretta: No. E forse le migliori sono quelle con i finali aperti perché lasciano spazio per immaginare.
LS: Ha senso pensare alle favole in termini di femminismo?
Loretta: Ha senso pensare a qualsiasi cosa in termini di femminismo. Purché non siano storie didascaliche. Credo che chi ha la fortuna di conoscere e confrontarsi con gli studi femministi, veda il mondo diversamente. È come portare gli occhiali: il mondo smette di essere distorto dagli stereotipi e anche la scrittura.
LS: Consigliaci un podcast che ami.
Loretta: Non so scegliere e quindi mi permetto un quartetto: Amare parole di Vera Gheno, Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, Simbionti, il podcast che ho realizzato grazie e con Dora Farina per il progetto Cometa, prodotto dall’associazione Link e Favolose!